Terminologia
Il termine “guard rail” è un prestito linguistico dall’inglese che, soprattutto nel corso del XX secolo, ha suscitato diversi tentativi di traduzione in italiano. Sono stati proposti termini come “guardavia”, “sicurvia”, “guardastrada”, “barriera di protezione”, “barriera di sicurezza” e “barriera stradale”, oltre all’elvetismo “guidovia”. Tuttavia, nonostante questi tentativi, nessuno di questi termini è riuscito a radicarsi nel linguaggio comune tanto quanto il termine inglese originale.
I sistemi di ritenuta stradale (guardrail) sono elementi essenziali per la viabilità e svolgono un ruolo cruciale nel garantire un adeguato livello di sicurezza sulle strade. Il loro obiettivo principale è quello di contenere i veicoli in caso di fuoriuscita dalla carreggiata e di ridurre le conseguenze sugli occupanti in caso di collisione.
I sistemi di ritenuta stradale vengono normalmente suddivisi in diverse tipologie di seguito elencate.
- Le barriere di sicurezza
- Gli attenuatori d’urto
- I terminali
- Le chiusure varchi
- Protezione per motociclisti
Le barriere di sicurezza: caratteristiche e classificazione
Le barriere di sicurezza stradali sono classificate in base a diversi parametri che ne determinano l’efficacia e la sicurezza. Questi parametri includono:
- Livello di contenimento
- Larghezza operativa
- Deformazione permanente
Livello di contenimento (Lc)
Il livello di contenimento (Lc) di una barriera viene definito attraverso specifiche prove di accettazione, che includono crash test. Questo parametro determina non solo il tipo di barriera da utilizzare, ma anche, indirettamente, la categoria stradale a cui la barriera è destinata.
Il livello di contenimento si calcola con la seguente formula:
Lc=12M(V⋅sin(α))2L_c = \frac{1}{2} M (V \cdot \sin(\alpha))^2Lc=21M(V⋅sin(α))2
Dove:
- M è la massa del veicolo che impatta la barriera,
- V è la velocità del veicolo,
- α è l’angolo di impatto.
Il risultato del calcolo è espresso in joule, e rappresenta l’energia cinetica che la barriera deve essere in grado di dissipare per proteggere i veicoli e i passeggeri in caso di impatto.
Larghezza operativa (W)
La larghezza operativa (W) di una barriera di sicurezza indica lo spazio necessario affinché la barriera possa svolgere il proprio compito in sicurezza. Ad esempio, le barriere bifilari spartitraffico devono garantire una larghezza operativa sufficiente per evitare che invadano la carreggiata del senso di marcia opposto. Ciò assicura che, in caso di impatto, il veicolo venga contenuto senza rischiare di attraversare la linea di separazione tra le corsie di marcia.